Disagio psichico individuale e difficoltà nelle relazioni interpersonali, sentimentali.
Panico e ansia, che questa si presenti in situazioni specifiche o diffusa a contesti diversi.
Ansia sociale e sentimento di inadeguatezza nelle relazioni interpersonali.
Problematiche di natura psicologica della sfera sessuale femminile e della maschile.
I sintomi parlano alla nostra coscienza di un disagio psichico che la ragione fatica a spiegare e non riesce a risolvere. Le manifestazioni di questo disagio sono irrazionali e sfuggono alla nostra volontà di controllo.
La psicoterapia analitica junghiana cerca le cause del sintomo nel conflitto tra conscio e inconscio e lavora per una realizzazione di Sè, libera e piena. E’ quindi un lavoro di ascolto di sè stessi quello che si chiede a una persona che intraprende un percorso di questo tipo.
Attraverso questo dialogo interno si intraprende una direzione di trasformazione psichica che permette di arrivare a un cambiamento profondo, in cui il sintomo perde ragione di esistere.
Il mio lavoro è questo:
Psicologo, iscritto all'Albo degli Psicologi del Piemonte n° 6531.
Dopo una Laurea triennale in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, presso l’Università di Firenze, ho conseguito la laurea magistrale in
Psicologia clinica e di comunità all'Università degli studi di Torino, discutendo una tesi sul cambiamento dei disturbi psicologici, in base all’evoluzione del contesto sociale, storico e culturale in Occidente, con la
votazione di 110/110.
Spesso arriviamo a cercare uno psicologo quando un sintomo o un malessere diventa troppo difficile da sostenere.
I sintomi sono segnali che ci parlano di un disagio psichico che la ragione fatica a spiegare e non riesce
a risolvere.
Toccano i nostri ambiti più intimi, lo stare con gli altri o la capacità di vivere esperienze. Sfuggono alla volontà di controllo e, sebbene il nostro unico pensiero è quello di eliminarli, la strada più efficace
per combatterli è comprenderne il senso e, solo successivamente, risolverli.
Il primo colloquio è gratuito e libero da vincoli, in quanto di natura conoscitiva e orientativa.
Il lavoro di psicoterapia inizia con il racconto della situazione contingente e dei vissuti psicologici che hanno portato
a cercare uno psicoterapeuta.
Con il proseguire degli incontri, la ricerca va nella profondità dello stato psichico che si sta vivendo, con l'obiettivo di fare emergere alla nostra coscienza i movimenti psichici profondi alla base dei sintomi e della intensa tonalità emotiva che stiamo
vivendo.
Per fare questo è necessario stabilire una relazione, tra terapeuta e paziente, che si basa sulla chiarezza, sulla fiducia e sul rispetto: solo dove ci sentiamo sicuri e liberi possiamo aprirci. Perciò non possono mancare
regole e distanze condivise e ben stabilite: prima tra tutte il rispetto assoluto della privacy e della libertà del paziente.
La cadenza degli incontri, frequente e continuativa, aiuta a creare uno spazio di pensiero
che permette al paziente di rivedere la propria vita da una prospettiva pulita dalle influenze quotidiane.
L'obiettivo non è solo la risoluzione dei sintomi ma dei conflitti che originano il malessere psicologico che
si manifesta attraverso il sintomo.
In questo senso, la psicoterapia, si differenzia dalle tecniche psicologiche o di counseling che mirano a fornire strategie per affrontare o contrastare il sintomo.
E quindi un percorso, emotivamente intenso, di ascolto e comprensione: del sintomo, del malessere, delle spinte al cambiamento, delle emozioni e dei nostri comportamenti. Obiettivo condiviso del lavoro è un miglioramento
dello stato di benessere della persona. Il mio lavoro dunque è quello di accompagnare la persona in un percorso di libertà e cambiamento, orientato all'espressione e realizzazione di sé.
Psicoterapeuta a Torino
Lo studio è situato in via Guido Cavalcanti 5, a due passi da piazza Carrara e dal lungo Po.
Facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (fermata Carrara, linee 30 e 61 - fermata Tabacchi
cap. linee 56 e 75) o in bicicletta (in pochi minuti da Piazza Vittorio Veneto attraverso in lungo Po del Parco Michelotti).
In automobile, percorrendo Corso Casale, dopo il Motovelodromo c’è la possibilità di
parcheggiare in Piazza Carrara o proprio in via Cavalcanti, senza pagare la sosta.