Spesso arriviamo a cercare uno psicologo quando un sintomo o un malessere diventa troppo difficile da sostenere.
I sintomi sono segnali che ci parlano di un disagio psichico che la ragione fatica a spiegare e non riesce
a risolvere.
Toccano i nostri ambiti più intimi, lo stare con gli altri o la capacità di vivere esperienze. Sfuggono alla volontà di controllo e, sebbene il nostro unico pensiero è quello di eliminarli, la strada più efficace
per combatterli è comprenderne il senso e, solo successivamente, risolverli.
Disagio psichico individuale e difficoltà nelle relazioni interpersonali, sentimentali e familiari.
Panico e ansia, che questa si presenti in situazioni specifiche o diffusa a contesti diversi.
Ansia sociale e
sentimento di inadeguatezza nelle relazioni interpersonali.
Problematiche di natura psicologica della sfera sessuale femminile e della sessualità maschile.
Percezione di una conflittualità interiore sempre più
insostenibile.
Sensazioni di spinte interne che vanno in direzioni diverse, talvolta opposte.
Sentimenti angosciosi legati a paure irrazionali, rispetto alla propria salute o al proprio futuro.
Perdita
della direzionalità della propria vita e messa in discussione di ciò che si è, o di ciò che si ha, fino ad oggi, costruito.
Assenza di senso e sensazione di non vivere la propria vita.
Vissuti di fallimento e
di colpa, depressione, sentimenti di incapacità, inadeguatezza, apatia, anergia e assenza di piacere.
Attuazione ripetitiva delle stesse situazioni dagli stessi epiloghi: scelte di vita, di partner o lavorative che ci
portano sempre nella medesima condizione di non soddisfazione.
Manifestazioni somatiche di natura psichica.
Superamento ed elaborazione del lutto e perdita, intesa anche come la fine di una relazione o di un progetto
di vita.
Gestione e reazione a eventi di vita stressanti nel campo lavorativo quali la non realizzazione, la frustrazione professionale, la perdita del lavoro o la sua incertezza.
Valorizzazione delle potenzialità
personali, delle risorse emotive e delle intelligenze.
Analisi del sistema familiare in cui si vive, dei ruoli e delle aspettative interne alla famiglia d’origine.
Malessere manifestato nel comportamento
alimentare.
Eccesso di controllo della propria alimentazione che non porta a un benessere duraturo ma a un disagio.
Dipendenze di varia natura e abuso.
Neo-genitorialità. Identità femminile prima e dopo
la maternità. Ridefinizione del ruolo maschile nella paternità.
Depressione post-partum e sentimenti di inadeguatezza.
Difficoltà relazionali e affettive legate all’adolescenza, al passaggio all’età
adulta o ad altri momenti evolutivi della propria esistenza.